FOCUS: Il Parlamento Europeo contro la speculazione sulle materie prime

Il Parlamento europeo ha sottoscritto una risoluzione con la quale sottolinea al G20 l’urgenza di intervenire per contrastasre la speculazione internqazionale sui prezzi delle materie prime.

Sempre secondo i parlamentari europei,  La Commissione europea dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di dare nuovi poteri alla politica europea di sicurezza e dei mercati per prevenire gli abusi nei mercati delle materie prime. IL commercio dei prodotti alimentari dovrebbe essere limitata a investitori che hanno un collegamento reale con i mercati agricoli.

Per combattere la minaccia alla sicurezza alimentare dell’UE, l’Unione ha bisogno di una forte politica agricola comune, con un intervento urgente per porre rimedio a redditi agricoli in calo, causata da maggiori costi di produzione per soddisfare la salute, le norme ambientali e di benessere degli animali. Senza tali interventi, secondo i deputati,   non ci può essere alcuna garanzia poichè gli agricoltori dell’Unione europea non avrebbero le condizioni sufficienti a garantire la produzione alimentare nazionale.  Inoltre dovrebbero essere previsti strumenti di intervento di mercato, come le scorte d’intervento e strategiche, che dovrebbero essere una parte importante dei prodotti alimentari dell’UE.

La risoluzione ha anche criticato l’effetto destabilizzante che, similmente, ha la speculazione sui mercati dell’energia.

La Francia, che attualmente detiene la presidenza del gruppo del G20, aveva annunciato che le azioni volte a contenere la speculazione alimentare sarebbero state una delle sue tre priorità, . Tutti i componenti del G20, ad eccezione del Brasile, avevano concordato sulla necessità di agire in tal senso.

Nel frattempo, la povertà e la fame permangono all’interno della UE.  Secondo la risoluzione, circa 79 milioni di persone nell’Unione europea continuano a vivere sotto la soglia di povertà, definita come il 60 per cento del reddito medio del paese in cui vivono.

Più di  16 milioni di cittadini dell’Unione hanno ricevuto aiuti alimentari attraverso associazioni di beneficenza nello scorso inverno mentre , secondo le stime della FAO, a livello mondiale il numero delle persone sottonutrite ha raggiunto lo scorso anno i 925 milioni . Una situazione che rischia di essere aggravata da possibili e imprevedibili penurie con aumenti incontrollati dei prezzi .

Ad oggi sono ben 29 i paesi in difficoltà di approvvigionamento alimentare e che hanno bisogno di aiuti alimentari esterni.

notizie tratte da : foodnavigator.com

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