Odierne notizie di stampa danno per scontato l’arrivo nella nostra regione, e più specificatamente nelle provincie di Pordenone e Trieste, di immigrati provenienti dal centro raccolta di Lampedusa.
A seguito di tali notizie, in data odierna l’Unione Regionale ha espresso al Presidente della regione Renzo Tondo, al Commissario del Governo per il Friuli Venezia Giulia e Prefetto di Trieste dott. Alessandro Giacchetti ed al prefetto di Pordenone dott. Pierfrancesco Galante la piena disponibilità a collaborare con le autorità regionali e locali se dovessero verificarsi situazioni di emergenza alimentare in relazione all’accogliemento di immigrati del Nord Africa nel territorio regionale.
Ecco di seguito il testo del comunicato stampa diffuso dall’Unione Regionale Panificatori:
COMUNICATO STAMPA
ACCOGLIENZA IMMIGRATI : I PANIFICATORI
DELLA REGIONE PRONTI A COLLABORARE
CON LE ISTITUZIONI
L’Unione Regionale Panificatori del Friuli Venezia Giulia, in vista del possibile accoglimento nelle provincie di Pordenone e Trieste di parte dei profughi provenienti dal nord Africa, ha manifestato al Presidente Tondo ed ai Prefetti delle due provincie interessate piena disponibilità a collaborare con le Autorità regionali e locali in vista di possibili emergenze e problemi che l’accoglienza stessa potrebbe determinare in termini logistici per quanto attiene gli aspetti di necessità alimentari .
Da sempre i panificatori artigiani del Friuli Venezia Giulia collaborano e partecipano attivamente a tutte le situazioni di emergenza sociale del territorio: l’esempio più noto è stato quello del terremoto del 1976 che ha visto tutti i panificatori della regione produrre e consegnare pane nelle zone colpite dal sisma. Ma anche successivamente, in occasione di eventi disastrosi e carestie che hanno colpito altri territori non solo italiani, ultimo tra i quali il terremoto di Haiti i panificatori hanno inviato aiuti consistenti alle popolazioni colpite.
Ancora una volta, oggi, sono pronti a mettersi al fianco delle istituzioni in quella che potrebbe divenire una vera e propria emergenza sociale