Come noto, la TARES sta costituendo un grosso problema economico per le aziende di panificazione che in alcuni casi si sono viste aumentare dai comuni il tributo anche del 230 %.
In particolare, fin dal mese di agosto l’Associazione Panificatori di Cuneo – che doverosamente ringraziamo – ha sollevato il problema agendo direttamente nei confronti del Comune di Cuneo che, messo alle strette, ha rivolto un interpello al Ministero dell’Economia e Finanze per avere conferma del fatto che le imprese di panificazione artigiane andavano inserite nella classe di tributo 25.
La risposta all’interpello in questione è giunta solo nel mese di dicembre, ma in ogni caso ha fatto chiarezza sul problema smentendo quanto sostenuto dal comune di Cuneo e specificando che la categoria corretta per le attività artigianali di produzione, e quindi per i panificatori così come per le pasticcerie gelaterie e simili sia “senz’altro la 21″ .
Premesso un tanto, e specificando che il testo ministeriale in questione è gia stato trasmesso all’Assessore del Comune di Trieste perchè possa operare le opportune rettifiche, nell’intento di darne la massima diffusione lo pubblichiamo in allegato alla presente comunicazione. Alleghiamo inoltre, per ogni utile confronto, l’Allegato 1° del DPR 27 aprile 1999 n. 158 per quanto riguarda le tabelle relative alle categorie con i rispettivi parametri di produzione rifiuti.
Si noti come per la categoria 25 il parametro della potenziale produzione di rifiuti (per il Nord Italia) vada da 2,02 a 2,76 mentre nel caso della 21 vada da 0,55 a 1,09, quindi circa un quarto della 25.
Ci si consenta soltanto di sottolineare come, ancora una volta, sono solo e soltanto le nostre Associazioni Panificatori ad affrontare in modo esaustivo i problemi lasciando da parte facili trionfalismi di chi si accontenta di lisciare il pelo al Sindaco o di essere ricevuto da qualche autorità locale che con troppa faciloneria ha emanato un provvedimento che avrebbe richiesto confronti ed approfondimenti ben più seri anche per evitare alle amministrazioni comunali quali quella triestina imbarazzanti marce indietro e figuracce.
Link alla nota del Ministero delle Finanze