Verbali constatazione nulli se l’ispezione dura più di 30 giorni

La Commissione tributaqria provinciale di Bari ha dichiarato nullo un processo verbale di costatazione relativo ad un’ispezione in azienda della Guardia di Finanza che si era protratta per più di 3 giorni.

Infatti lo Statuto per i diritti del contribuente prevede che le verifiche si svolgano negli orari di attività per non più di trenta giorni lavorativi ed una sola volta se non per casi di particolare gravità e ben motivati.

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contributi INAIL sicurezza : in regione esauriti in 23 minuti

L’INAIL ha reso disponibile la graduatoria delle imprese che hanno usufruito del contributo per la sicurezza.

Nel giorno del clik day dell’INAIL i 60 mila euro messi a disposizione sono stati esauriti nel giro di soli 23 minuti.

Le imprese che ne hanno beneficiato nel Friuli Venezia Giulia sono state 28, 15 delle quali in provincia di Udine, 10 Pordenone e 3 in quella di Trieste. Nessuna azienda nella provincia di Gorizia ha beneficiato dei contributi in questione.

C’è da sperare non soltanto in maggiori stanziamenti, ma anche in un meccanismo di assegnazione diverso che non rappresenti solo una corsa contro il tempo come questa.

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Mercati del grano in forte rialzo: prezzi ai massimi dal 2008

Nella giornata del 25 gennaio, sulla Borsa Merci di Chicago, il prezzo del grano ha registrato un’impennata di oltre il 2% raggiungendo i massimi da agosto 2008 ad oggi. A provocare gli aumenti la fortissima richiesta di grano da parte dei paesi arabi.

In particolare, dal gennaio 2010 al gennaio 2011 il prezzo del grano sulla borsa di Chicago è passato da meno di 500 $ a 850$ /bushel (corrispondente a circa 35 litri)

Il solo governo dell’Algeria ha acquistato da inizio gennaio ad oggi 1.75 milioni di tonnellate nel tentativo di evitare i disordini di piazza che in questi giorni stanno colpendo l’Egitto.

Gli aumenti non riguardano soltanto il grano ma anche mais e riso. Quest’ultimo, nella sola giornata del 25 gennaio, è rincarato del 3%.

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dal 1° febbraio richiesta di rimborso del credito iva online

A partire da martedì 1° febbraio 2011 potranno essere presentate le richieste di rimborso dell’Iva a credito risultanti a saldo dall’anno 2010.

La richiesta per il rimborso dell’Iva da quest’anno dovrà essere effettuata tramite la dichiarazione annuale Iva 2011, che contiene il nuovo quadro VR e dunque è previsto il solo invio telematico.

La richiesta di rimborso si potrà presentare contemporaneamente alla dichiarazione annuale Iva ordinaria o a quella semplificata, prevista per determinati contribuenti che hanno effettuato limitate operazioni nel corso dell’anno.

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Secondo Licenziamento : legittimo se per motivo diverso dal primo

La Cassazione, con sentenza di gennaio, ha deciso che il datore di lavoro che abbia già intimato il licenziamento al dipendente,  può legittimamente intimargli un secondo licenziamento, fondato su una diversa causa o motivo, restando quest’ultimo del tutto autonomo e distinto rispetto al primo. Pertanto entrambi i licenziamenti intimati sono teoricamente atti a determinare la risoluzione del rapporto, con la specificazione che il secondo licenziamento diviene produttivo di effetti solo nel caso in cui venga riconosciuto invalido o inefficace il precedente

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Entro il 31 gennaio l’invio telematico del prospetto disabili.

Come noto, le aziende con più di 15 dipendenti complessivi anche se distribuiti in più sedi sul territorio nazionale, hanno l’obbligo di assumere un lavoratore disabile.  ma anche di inviare telematicamente entro il 31 gennaio il relativo prospetto informativo.

Il Ministero del Lavoro, con nota 7966/2010 ha specificato i soggetti abilitati a tale invio : non solo le imprese ma anche servizi istituiti dalle associazioni di categoria di imprese artigiane e piccole imprese, consorzi d’impresa. Inoltre enti pubblici e le Pubbliche Amministrazioni, consulenti del lavoro, dottori commercialisti, avvocati, ragionieri e periti commerciali.

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Focus sugli allergeni.

Un tema di grande attualità è quello degli allergeni.  Riteniamo utile pubblicare un breve focus sull’argomento riservandoci di trattare a parte nel dettaglio le regole da seguire nell’etichettatura dei singoli prodotti.

La diffusione delle allergie alimentari ha suscitato maggiore interesse durante gli ultimi anni, con una stima del 2-4% di adulti e un 6% di bambini che soffrono di alcuni tipi di queste allergie. Nonostante si sappia sempre di più riguardo le allergie alimentari e degli alimenti che le causano, esse rimangono una questione complessa e impegnativa.

Cosa causa le allergie alimentari?

 Il sistema immunitario protegge il corpo da proteine estranee dannose generando una risposta per eliminarle. Allergia vuol dire essenzialmente “errore nel sistema immunitario” laddove una normale sostanza innocua viene percepita come una minaccia – un allergene – e quindi attaccata dalle difese immunitarie del nostro organismo. In una vera reazione allergica, il sistema immunitario risponde producendo anticorpi (proteine che si legano in modo specifico al allergene per disattivarlo e rimuoverlo dal corpo). Esistono diversi tipi di anticorpi, ma quello responsabile di una reazione allergica al cibo è noto come IgE (Immunoglobulina E). L’anticorpo IgE si attacca a sua volta al allergene scatenando una risposta allergica.

Durante una reazione allergica, l’IgE provoca il rilascio di molecole di segnalazione al interno del circolo sanguigno, che alla fine determinano l’insorgenza di sintomi comuni alle allergie alimentari. Questi sintomi includono eruzioni cutanee, naso e occhi pruriginosi, starnuti, affanno, tosse, labbra e bocca che prudono, nausea, crampi, gonfiori, vomito e diarrea. Fortunatamente, la maggior parte delle reazioni allergiche agli alimenti sono relativamente leggere ma, in casi molto rari, le reazioni allergiche possono essere fatali.

 Allergia o intolleranza?

 Molte persone chiamano allergia o riposta allergica ogni sgradevole reazione al cibo, ma in molti casi è solo un’ intolleranza o un’avversione. Le vere reazioni allergiche si verificano subito dopo aver mangiato e coinvolgono il sistema immunitario con il rilascio di IgE. I sintomi delle intolleranze alimentari impiegano normalmente più tempo a svilupparsi, non coinvolgono il sistema immunitario e tendono a manifestarsi sotto forma di gonfiore, diarrea e costipazione. Un esempio di intolleranza alimentare è quella al lattosio, dove in certi individui manca l’enzima lattase della digestione, che abbatte lo zucchero lattosio del latte. Il lattosio viene così frammentato dai batteri intestinali producendo flatulenza, dolore e diarrea.

 

I più comuni allergeni alimentari

 Tutti gli alimenti possono potenzialmente causare allergie, tuttavia, in Europa sono 14 gli allergeni che presentano i maggiori rischi allergici (Tabella 1) e che sono perciò soggetti a etichettatura legislativa. Degno di nota è che i bambini crescono senza alcuna allergia alimentare durante l’infanzia.

 

 Tabella 1   Maggiori allergeni alimentari

 Arachidi
 Cereali che contengono glutine
 Crostacei
 Diossido di zolfo (usato come antiossidante e conservante, per es. nella frutta secca, vino e patate conservate)
 Latte
 Lupino (un tipo di legume appartenente alla famiglia delle Febacee)
 Molluschi
 Noci
 Pesce
 Sedano
 Semi di sedano
 Senape
 Soia
 Uova

Riferimento 1

Valori di soglia

Del 2-4% di adulti e del 6% di bambini che soffrono di allergie alimentari, esiste un alto grado di variabilità su come molti allergeni debbano essere presenti in un alimento per scatenare una reazione allergica. La minima concentrazione di allergene in grado di scatenare una reazione allergica viene definita soglia. A causa delle notevoli differenze nei valori soglia tra gli individui, attualmente è molto difficile identificare un valore universalmente valido per stabilire la massima concentrazione di allergene presente in un alimento che, se ingerito, non causi una reazione avversa. Un importante traguardo della ricerca per trovare una soluzione a questo problema è sviluppare la capacità di prevedere la gravità delle reazioni negli individui.

Legislazione della Unione Europea (UE)

Attualmente, non esiste una cura per l’allergia alimentare, se non evitare di ingerire cibo contenente gli allergeni. Per assicurare il corretto livello di informazione, la Commissione Europea (CE) ha stabilito che i maggiori 14 potenziali allergeni (vedi Tabella 1) debbano essere chiaramente indicati sull’etichetta di tutti i cibi, quando essi o qualunque ingrediente fatto da essi vengano usati a qualsiasi livello (eccetto per il diossido di zolfo che è esente da dichiarazioni quando in concentrazioni minori di 10mg/kg).

Il caso “potrebbe contenere”

Durante la produzione degli alimenti conservati viene fatta attenzione in modo da impedire la cross-contaminazione di un alimento con allergeni alimentari di un altro, attraverso buone pratiche di separazione e igiene. Ci può comunque essere la possibilità che un prodotto, che per esempio non contiene intenzionalmente frutta secca nella ricetta ma che è stato prodotto negli stessi locali di un prodotto che invece contiene frutta secca, contenga alla fine tracce di essa e perciò suoi allergeni.

In molti casi, la probabilità di tale contatto incrociato viene volontariamente indicato sulla confezione sotto la didascalia “potrebbe contenere”. Questo è utile quindi come importante informazione per i consumatori.

Maggiori informazioni:

Food allergy and food intolerance backgrounder

www.eufic.org/article/it/page/BARCHIVE/expid/basics-allergie-intolleranze-alimentari/

fonte: eufic.org

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Deduzione fiscale del credito inesigibile.

Un problema frequente è costituito dalla necessità di dedurre fiscalmente somme relative a crediti che presentano difficoltà di incasso e che a lungo andare divengono di fatto esigibili.

Con circolare del dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno ( 557/Pas/6909/12015) indirizzata a fornire chiarimenti sulle società di recupero crediti, si precisa  che di fatto la relazione di inesigibilità di un credito prodotta da tali società costituisce elemento sufficiente a rendere deducibile tale credito.

fonte: ItaliaOggi

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16 febbraio: scadenza per il pagamento premio INAIL:

Il termine ultimo per il pagamento dell’autoliquidazione del premio INAIL scade il 16 febbraio prossimo venturo. Il pagamento in questione va effettuato mediante l’F24.

All’Ente vanno comunicate le retribuzioni complessive erogate nel 2010 ed effettuati conguaglio e e calcolo del premio anticipato per l’anno in corso. 

Il pagamento può essere effettuato in rata unica entro il 16 febbraio oppure dilazionato in quattro rate : in tal caso rimane valida la data del 16/2 per la prima rata mentre le scadenze successive per l’autoliquidazione sono fissate sempre per il giorno 16 dei mesi di maggio, agosto e novembre.  nel caso di rateazione gli importi dovuti per ogni rata vanno corretti per i coefficienti fissaqti da INAIL con nota 60010/2011.

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Assunzioni in sostituzione per maternità

L’INPS haq chiarito con propria nota (messaggio 1382/2011) che la riduzione dei contributi relativamente ad assunzioni in sostituzione di lavoratrici in maternità spettano all’azienda anche se la lavoratrice deecide di sospendere il lavoro un mese più tardi comunicandolo al datore di lavoro dopo che lo stesso ha già assunto il sostituto.

Come noto, la riduzione prevista per chi assume con contratto a tempo determinato per sostituzione materinità è del 50% dei contributi ed è relativa per le imprese con meno di 20 dipendenti.

Tale assunzione si può fare con un mese di anticipo rispetto al periodo di inizio del congedo.  Se la lavoratrice che deve usufruire del congedo per maternità decide dopo l’assunzione del sostituto di prolungare il periodo lavorativo , la deduzione contributiva può comunque operare.

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